Uomo e natura: amore e bisogno
Il rapporto intimo e profondo tra uomo e natura è basato su amore, bisogno e conflitto. L’essere umano si è sempre sentito impotente nei confronti della sua forza e, nel corso dei secoli, ha chiesto aiuto al soprannaturale. Il senso di sacralità e le personificazioni divine con cui gli antichi veneravano la natura servono da monito virtuoso all’uomo contemporaneo: gli esseri viventi non possono esistere senza la sua presenza amorevole. Da qui l’idea della mostra Mito e Natura – in programmazione sino al 10 gennaio 2016 al Palazzo Reale di Milano – che illustra un concetto molto attuale, il rispetto dell’ambiente.
Circa duecento reperti, tra opere d’arte e oggetti di uso quotidiano – provenienti dalla Grecia, dalla Magna Grecia, da Pompei ed Ercolano, datati dall’VIII secolo a.c al II d.c – sono un chiaro esempio di quanto in antichità la relazione tra uomo e natura fosse indissolubile. Le nostre radici, infatti, si trovano in quel mondo lontano, nella culla della civiltà greca e latina, dove l’umanità e l’ambiente si fondevano in un’unica possibilità di vita: l’inscindibile compenetrazione tra esseri umani, astri celesti e in primis la natura nella sua totalità. Il mito di Demetra, dea dei raccolti – il cui simbolo è la spiga – e quello di Dionisio – con il capo circondato da foglie di vite sono i modelli di un panteismo naturalistico che permeava il mondo classico.
Tuttavia la natura, da madre benigna è capace di trasformarsi in matrigna, entrando in conflitto con l’essere umano che deve assistere inerme alla sua furia distruttrice. Si pensi all’eruzione del Vesuvio nel 79 d.c. che trasformò la vita ricca e vivace di Pompei, Ercolano e Stabia in desolate distese di cenere. Oggi il volto distruttivo della natura continua a presentarsi con violenti fenomeni. Ricordiamo, tra gli altri, lo tsunami del 2004 in Thailandia, il terremoto all’Aquila e le bombe d’acqua che mettono in ginocchio persino Paesi non tropicali come l’Italia. Catastrofi naturali provocate in maniera indiretta anche dall’intervento umano.
L’uomo cerca di dominare la natura in modo irrispettoso ed essa risponde con violenza a questo tentativo arbitrario di supremazia. Molte sono le iniziative a sostegno dell’ambiente, con lo scopo di ripristinare l’equilibrio tra uomo e natura. I vari G8 di questi ultimi anni dove gli 8 governi più importanti della terra cercano soluzioni comuni per limitare l’innalzamento del livello d’ozono nell’atmosfera e il crescente effetto serra. Di recente l’enciclica di Papa Bergoglio, dal significativo nome di Laudato sii, apre una rivoluzione culturale green all’insegna di una nuova spiritualità ecologica.
Nessuna sede poteva essere più appropriata di Milano per ospitare la mostra Mito e Natura. In occasione della recente Esposizione Universale, infatti, la città ha messo al centro il legame tra uomo e ambiente, discutendo di alimentazione del pianeta ed energia per la vita. Quindi il tema condiviso da questa esibizione artistica e archeologica è attualissimo: si attinge al tesoro classico della natura come fonte di bellezza e saggezza – che va assolutamente custodito e preservato – trattando al tempo stesso la sacralità e la condivisione delle risorse a nostra disposizione. Da sfruttare nel miglior modo possibile.
Mito e Natura – in programmazione sino al 10 gennaio 2016 al Palazzo Reale di Milano