Alessandria: città delle biciclette
Alessandria ha avuto un ruolo primario nella promozione delle biciclette, una città di grandi primati legati a questo mondo che pedala da oltre un secolo. Ragione per cui, tutti gli appassionati del mezzo (ma non solo), non possono perdersi, a Palazzo del Monferrato, una mostra che racconta una storia davvero affascinante sulle prime due ruote e pedalate in Italia. Da Carlo Michel a Giovanni Maino, industriali e artigiani geniali (ben 15 costruttori in provincia di Alessandria hanno contribuito allo sviluppo del ciclismo da queste parti), dalle Borsaline alla creatività del giornalismo sportivo con la fondazione de La Gazzetta dello Sport, alla nascita dell’Unione Velocipedistica Italiana e quindi del Circolo Velocipedistico Alessandrino. Senza tralasciare i racconti e le storie di passione e rivalità tra il tortonese Giovanni Cuniolo detto “Manina” e l’astigiano Giovanni Gerbi, soprannominato il “Diavolo Rosso”, fino alle vicende di campionissimi come Costante Girardengo e Fausto Coppi. Insomma, la storia della bicicletta, che anima una mostra e una serie di eventi che promuovono le origini del suo mito e testimoniano la voglia concreta di tornare a pedalare. In città e per turismo in un territorio vocato alle due ruote, attraverso percorsi suggestivi, tra pianura e colline Patrimonio Unesco e geomappati con ogni indicazione utile. www.piemontebike.eu
La storia della Prima Bicicletta in Italia – Da Parigi alla “Pista”. Forse non tutti sanno che tra i primi a portare in Italia il velocipede, antenato asimmetrico e certamente più acrobatico della bicicletta, fu l’alessandrino Carlo Michel, cognato della più celebre Madre Teresa, nonché profetico imprenditore della birra, prodotta per decenni con i marchi “Michel” e poi “Alessandria”. Carlo Michel, destinato a un brillante futuro di imprenditore (fu anche presidente della Camera di Commercio e Arti per circa 30 anni), si innamorò della bicicletta all’Expo di Parigi del 1867 e se ne portò a casa un esemplare prodotto dalla ditta Michaux, aggirandosi a cavallo del mezzo per le strade della città e contribuendo alla sua rapida diffusione.
Pezzi “raramente – mai” visti – Nella mostra, esposti anche cimeli rari e unici, come l’ultima bicicletta usata da Fausto Coppi, come la Meazzo Pista costruita dal padre di Giovanni Meazzo per la prima riunione al velodromo di Alessandria. Come la bici usata da Learco Guerra la locomotiva umana… nella stanza social c’è una foto a tutta parete ribattezzata “Il quarto stato del ciclismo” scattata ai Giardini della Stazione di Alessandria, che rappresenta la passione per la città dedita ai raduni in bicicletta. Tutti i protagonisti calzano un cappello (omaggio a Borsalino?). Quasi tutti gli uomini hanno i baffi… Impressionante anche la tecnica di questa foto dei primi del 900 un grandangolo tutto a fuoco quando non c’era ancora il grandangolo…
Dove come quando – A Palazzo del Monferrato (via San Lorenzo 21 ad Alessandria) fino al 26 giugno – La mostra è ingresso libero. Orari: da martedì a venerdì dalle 16.00 alle 19.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. Per info: tel. 0131 313400 – 0131 313230 – 0131 313209 – www.palazzomonferrato.it