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La moglie del presidente ovvero Catherine Deneuve

Un film di Léa Domenach che racconta la ‘signora’ di Jacques Chirac

La moglie del presidente di Léa Domenach, con Catherine Deneuve – nei cinema dal 24 aprile.

Catherine Deneuve è “La moglie del presidente” nel film di Léa Domenach dove si mette in scena, tra storia e fiction, la figura di Bernadette Chodron de Courcel, moglie del Presidente Jacques Chirac e protagonista di una vicenda che si colloca nel quadro della storia recente della Francia, ricostruita con libertà narrativa e ironia.

Al centro di tutto c’è lei, “La moglie del presidente”, ovvero Bernadette, di cui osserviamo con simpatia la progressiva trasformazione che la porta a rendersi indipendente dalla figura dominante del marito, al cui successo politico ha contribuito in misura notevole, ma senza ottenere un adeguato riconoscimento.

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Catherine Deneuve: non solo una moglie

Deneuve si mette nei suoi panni e lo fa con grande divertimento, seguendo passo dopo passo la sua emancipazione, che si manifesta anche nell’aspetto: in una sequenza Bernadette cambia letteralmente pelle e stile su invito del suo sarto storico Karl Otto Lagerfeld e da “antiquata” diventa “vintage”, aggiornando la sua immagine.

Lo scatto di rivolta nasce dalla delusione, sempre espressa in modo contenuto, che vive la moglie del presidente, padrona di casa all’Eliseo dal 1995 al 2007, ma inizialmente privata di ogni ruolo politico.

Con un certo sarcasmo la regista mostra l’entourage tutto maschile di Chirac che sbaglia varie manovre di potere, mentre le previsioni politiche di Bernadette, cui il marito-presidente non dà ascolto, si realizzano una dopo l’altra.

Le sue iniziative hanno grande successo: dalla campagna elettorale nel Dipartimento d’origine (dove tuttavia non arriverà mai la promessa alta velocità), alla campagna “Pièces Jaunes”, cioè la raccolta delle monetine per aiutare gli ospedali pediatrici.

Ed il libro che nasce da una conversazione con il giornalista Patrick De Carolis sarà un grande successo editoriale, che la rende ancora più popolare.

Un falso biopic. “La moglie del presidente” non è una vera e propria biografia, ma una libera interpretazione dei fatti, una sorta di falso biopic in equilibrio tra realtà e finzione, in cui, secondo la regista, “Bernadette è prima di tutto l’eroina di una favola e di una satira bienveillante”.

Altrimenti – ha dichiarato in un’intervista Deneuve, che per la prima volta interpreta una persona realmente esistita – francamente non avrei mai accettato di interpretare il personaggio della première dame”.

Léa Domenach, al suo primo lungometraggio, ci ricorda tramite la datazione degli episodi, lo svolgimento della politica d’Oltralpe, che pur se poco nota ai non francesi, non impedisce di godere la storia e soprattutto l’interpretazione di Catherine Deneuve.

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Una garbata “guerra dei sessi” nel cinema francese

Certi aspetti del suo personaggio ricordano la figura dell’imprenditrice di Potiche – La bella statuina di François Ozon, che da moglie apparentemente svagata di un industriale senza scrupoli si trasforma in abile donna d’affari, capace di conciliare profitto ed esigenze dei lavoratori.

Anche in “La moglie del presidente” Deneuve interpreta la donna a lungo messa a tacere proprio dal compagno di una vita, che osa prendere la parola nello scenario economico e politico, dove ancor oggi dominano i maschi. E non perché sono più bravi, come con garbo ci mostra Domenach.

Michel Vuillermoz sottolinea nel suo Chirac quei tratti maschilisti che lo spingono a sottovalutare le qualità della moglie e a invitarla brutalmente a tacere più di una volta, attraverso la figlia-assistente, i vari portaborse, i suoi bigliettini intimidatori e arroganti.

Esilarante è la scena in cui vuole imporle di abbandonare il posto in prima fila a sostegno della candidatura dell’amico-nemico Nicholas Sarkozy: Bernadette legge il suo biglietto che le impone di andarsene e poi vediamo in effetti la sedia vuota, ma…

Meglio godersi il prosieguo al cinema!

Bernadette e le sue figlie

Oltre all’impegno politico, Bernadette ci viene raccontata anche nel rapporto problematico con le due figlie, che cerca di sostenere nell’affrontare traumi diversi che travagliano le loro vite.

Complesso il rapporto con Laurence, che soffre di anoressia. Con l’altra figlia Claude, che si occupa a tempo pieno della comunicazione del presidente, in un rapporto di grande complicità e intesa tra padre e figlia, Bernadette vive un senso di esclusione.

È qui che emerge in particolare una sceneggiatura al femminile, attenta a cogliere i diversi problemi delle donne, esistenziali e lavorativi.

Accanto a una straordinaria Catherine Deneuve recitano con grande bravura Sara Giraudeau, Victor Artus Solaro, Denis Podalydès, Michel Vuillermoz. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Cesar, 2 candidature a Lumiere Awards.

La moglie del presidente di Léa Domenach, con Catherine Deneuve – nei cinema dal 24 aprile. Distribuzione https://www.europictures.it