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Fashion eco-green: da Milano alla Svezia

Sull’onda dei successi degli eventi di eco-fashion-style a New York e Londra, nel 2009 nasceva in Italia Atelier del Riciclo che lanciava, grazie all’idea di una giornalista – Grazia Pallagrosi (insieme all’amica e collega Chiara Bettelli Lelio) – i primi Swap Party milanesi che permisero, in un’atmosfera di festa, di rifare con il baratto il proprio guardaroba a costo zero: per la persona e per il pianeta. TNX-12322-iStock_000048606992_MediumIn che modo? Si portavano abiti e accessori di buona qualità e alla moda, meglio se griffati (che non si utilizzano più per cambio di taglia o semplicemente per la voglia di rinfrescare il guardaroba) e si barattavano con altri di proprio gusto e di valore simile, scelti nell’eco-concept store o durante l’evento. Atelier del Riciclo – esprimendo un nuovo edonismo sostenibile, assolutamente green – ampliò poi il discorso del riciclo di buon gusto al design. Organizzando eventi green&glam in giro per la città – anche sui tram trasformati in luoghi di swap e in prestigiose location ‘milanesi’ quali Torre Branca e la Triennale – durante le settimane della moda, offriva a tutti la festa del fashion sino ad allora confinata alle passerelle per gli addetti ai lavori.Inaugurazione-11Swap Viaggi-48

Si insegnava anche il riuso, ovvero il rinnovamento degli abiti – e dell’arredo – con poche idee azzeccate: perché trasformare significa unire l’ecologia al risparmio, l’arte al sociale, la scelta personale alla condivisione, la tecnologia al passato con un concetto futurista e contemporaneo. Dopo un paio d’anni Atelier del Riciclo termina la sua attività, chiudendo la sede di via Casale a Milano: le due fondatrici tornano a pieno ritmo alla loro professione di giornaliste. Ma il testimone passa ad altri perchè l’idea del riciclo è sempre più attuale: riduce gli sprechi e attiva un rapporto più creativo con i vestiti e gli oggetti che usiamo.

Uno degli ultimi esempi dell’essere trendy, senza rimpiangere i costosissimi templi della moda, è quello della Svezia con ShareWear, una collezione di capi svedesi di tendenza disponibili per essere condivisi, che possono essere presi in prestito gratuitamente ad una sola condizione: dovrai ricondividerli. ShareWear è il frutto della collaborazione tra gli stilisti svedesi di maggior spicco, come Filippa K, Hope, House of Dagmar, Nikolaj d’Étoiles, Uniforms for the Dedicated, Weekday e Whyred. “Ogni anno, in Svezia e in altri paesi, un milione di tonnellate di indumenti che per la maggior parte potrebbero essere riciclati, donati o riutilizzati, vengono gettati. L’obiettivo della collezione ShareWear è di sensibilizzare il settore riguardo a questo tema e, al contempo, offrire una soluzione alternativa” afferma Sofia Kinberg, Global Marketing Director di VisitSweden.unspecified

La collezione ShareWear verrà caricata su Instagram e il primo utente che commenterà la foto di un capo avrà il diritto di prenderlo in prestito per una settimana. Alla fine della settimana, l’utente caricherà di nuovo la foto del capo su Instagram perché possa essere di nuovo condiviso. I capi della collezione disponibili in Italia sono una fantasiosa giacca di Nikolajd’Etoiles, un marchio di moda maschile che crea vestiti sofisticati e sartoriali pensati per durare a lungo; ed un paio di jeans da donna di Weekday, marchio dalla linea tipicamente scandinava che produce Nikolaj-dEtoiles_3filipparispettando l’ambiente e i diritti umani. Ad indossare per primo la giacca sarà Paolo Stella, attore, giornalista, trend setter, collaboratore del fashion magazine Lampoon.it e seguitassimo su Instagram (@paolostella). I jeans saranno indossati per la prima volta da Filippa Lagerbäck, modella e conduttrice televisiva, che racconta la sua passione per la moda e uno stile di vita salutare sul suo profilo instagram (@filippala).

Anche la Svezia afferma che condividere i vestiti invece di buttarli fa bene non solo al portafoglio, ma anche all’ambiente. “Se vuoi essere alla moda, condividila” afferma Henrik Selin, a capo del Department for Intercultural Dialogue allo Swedish Institute. A seguito del lancio su Instagram, la collezione ShareWear sarà disponibile in uno showroom digitale nel sito Sharewear.se.

 

 

Assistente psicologa, direttore di psicodramma moreniano e counselor in sessuologia clinica di FISS (Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica), è giornalista professionista nell’area del benessere psico-fisico. E’ esperta in consulenze su difficoltà individuali e di coppia riferite a disturbi psico-sessuali o a problemi relazionali.