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Roy Lichtenstein. Variazioni Pop: la mostra a Parma

Per celebrare il centenario della nascita del grande artista

Roy Lichtenstein. Variazioni Pop: la mostra a Parma

Roy Lichtenstein. Variazioni Pop nella splendida cornice di Palazzo Tarasconi a Parma, fino al 18 giugno 2023

Roy Lichtenstein. Variazioni Pop è la mostra con cui Parma celebra il centenario della nascita avvenuta a New York nel 1923 di un maestro della Pop ART, riconosciuto tra i maggiori interpreti dell’arte del XX secolo.

La mostra, curata da Gianni Mercurio, presenta una selezione di oltre 50 opere (edizioni e serigrafie, sperimentazioni su metallo, tessuti e plastica oltre a fotografie e video) provenienti da prestigiose collezioni europee e americane.

L’arte di Roy Lichtenstein, basata sugli effetti della percezione visiva, è un’arte dello sguardo. È comprensibile come, in una società che a partire dagli anni Sessanta è stata progressivamente pervasa dal potere dell’immagine, essa abbia ancora una forte e perdurante influenza sui creativi della visione.” Scrive Gianni Mercurio nel catalogo.

Roy Lichtenstein al lavoro nelle fotografie di Laurie Lambrecht

Le prime immagini che ci mettono a contatto con l’artista sono le fotografie che nei primi anni ’90 lo ritraggono mentre lavora nel suo studio: disegna, taglia , applica fondini, stende il colore, immergendosi nei suoi grandi quadri come in Roy in Van Gogh’s Bedroom, del 1992.

Si prosegue nel suggestivo spazio delle cantine seminterrate di Palazzo Tarasconi, restaurate di recente, dove ci si immerge in un percorso sinuoso che racconta l’arte di Lichtenstein dagli esordi nella litografia e nella xilografia, in cui ritroviamo il germe dell’estetica pop che si esprimerà pienamente negli anni ’60, attraverso serie diverse, in periodi di lavoro distinti.

Ricalcando stili e forme dell’astrattismo di Picasso, Klee ed Ernst, nei dipinti come nelle stampe degli anni Cinquanta Lichtenstein riprende immagini degli indiani e del Far West, di eroi, cowboy e pionieri alla conquista delle terre.

Per un’arte come specchio della società elimina dai suoi lavori, l’aspetto emotivo attraverso la stesura piatta dei colori, il segno deciso, l’uso di puntini che richiamano il reticolato dei fumetti. Così facendo Lichtenstein priva le sue immagini dell’aura di unicità di cui ha scritto Benjamin.

La mostra segue un andamento cronologico e tematico: fumetti, pubblicità, natura morta, paesaggio, incursioni nell’astrazione e nelle forme dei grandi maestri, interni bidimensionali, per chiudere con la serie dei nudi femminili.

Dal murale di Tel Aviv ai nudi

Tra le grandi opere, ammiriamo i pannelli per il murale realizzato nel 1989 per il Tel Aviv Museum of Art, un dittico monumentale lungo 17 metri e alto 7 in cui sono riconoscibili molti riferimenti: da Marc Chagall a Picasso e de Kooning.

Le due sezioni dell’opera sono in relazione analogica di forme, colori, tagli compositivi.

Riflessi e specchi. Lichtenstein è sempre stato affascinato dall’idea del riflesso e dalla sperimentazione di nuovi materiali, come nei paesaggi realizzati con la plastica cangiante, il Rowlux, di cui sfrutta le molte sfaccettature di luce per evocare i riflessi di cieli e mari, tramonti e albe.

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Specchi e riflessi iniziano ad apparire nei suoi dipinti già nel 1961, quando impiega uno specchio/trittico per riflettere l’immagine del quadro, secondo una tecnica in uso nel Rinascimento, in modo da rilevarla da punti di vista differenti. Ha dipinto un suo autoritratto con uno specchio al posto del volto.

Infine i nudi, che secondo Lichtenstein “sono realizzati in parte con luci e ombre, così come gli sfondi, con puntini che stanno a indicare le ombre.”

Il catalogo accompagna alla visione della mostra con testi del curatore, di Roy Lichtenstein stesso e della scrittrice e storica dell’arte Avis Berman.

La nuova vita di Palazzo Tarasconi

Nel 2014 – scrive nel catalogo Corrado Galloniho avuto l’onore di acquistarlo e di iniziare un restauro integrale – scientifico, artistico e filologico – per restituire al territorio un Palazzo che traccia anche la storia della città.

Palazzo Tarasconi è oggi riconosciuto come luogo d’arte e cultura. Edificio di grande valore storico, fu costruito nel XVI secolo per volere dei fratelli Scipione e Alessandro Tarasconi, su progetto di Giovanni Francesco Testa.

Il Palazzo sorge nel cuore del centro storico della città di Parma, al numero 37 della centralissima Strada Farini. Dispone di ampi spazi di grande interesse pittorico e architettonico e dotati di tutte le funzionalità utili per mostre, convegni, eventi e manifestazioni di ogni genere.

Grazie alla sua posizione, è facilmente raggiungibile dalla stazione e con i mezzi pubblici.

Dopo Roy Lichtenstein in arrivo un ciclo sulla Pop Art

La mostra di Roy Lichtenstein. Variazioni Pop apre l’anno che Palazzo Tarasconi dedicherà all’America e alla Pop Art, una tipologia d’arte in grado di trasportare, sul piano del colore, l’evoluzione culturale e commerciale della società americana del tempo.

Da settembre 2023 il tributo a questa corrente artistica continuerà con la mostra Keith Haring. Radiant Vision.

Roy Lichtenstein. Variazioni Pop
Palazzo Tarasconi, Parma
fino al 18 giugno 2023
Per info mostra: +39 331 214 9630
www.palazzotarasconi.it/mostra/roy-lichtenstein

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