Sulle orme di Don Chisciotte tra i mulini a vento della Mancia
Nelle terre della Mancia errando tra castelli, musei, enogastronomia
Sulle orme di Don Chisciotte della Mancia: itinerario nelle terre del romanzo, errando tra castelli, musei, enogastronomia
“Meglio la vergogna sul viso che una macchia sul cuore” lo narra Miguel De Cervantes nel suo Don Chisciotte, l’opera che racconta le disavventure, dell’aspirante cavaliere errante per le terre della Mancia.
Ci è sembrata perfetta per iniziare il viaggio in uno dei più creativi itinerari turistici tra i castelli spagnoli, proposto dall’Ente del Turismo per la prossima estate.
La Penisola Iberica offre mete culturali ricche di storia e di paesaggi unici, alla scoperta di un mondo incontaminato, tra i 10mila castelli e i palazzi gestiti dall’Associazione Castelli e Palazzi della Spagna, in collaborazione e con il sostegno della Segreteria di Stato per il Turismo e l’Istituto del Turismo della Spagna (Turespaña).
“Abbiamo voluto presentare una nuova programmazione dei percorsi – spiegano dall’Ufficio del turismo – una selezione tra quelli più attrattivi che offrono al turista, oltre alla visita culturale, la possibilità di vivere esperienze uniche: alloggiare in dimore storiche, alcune delle quali appartengono alla rete dei Paradores come quello di Alcalá de Henares, Úbeda o Santiago, assistere a mostre ed eventi in luoghi emblematici come nel Castello di Peñiscola con il Festival del Teatro Classico, il Castello di Peñafiel, sede del Museo del Vino. Un viaggio che abbina alla cultura la scoperta della natura e della gastronomia locale con i suoi piatti della tradizione”.
Il viaggio proposto potrà essere personalizzato in base alle esigenze del turista che creerà direttamente un itinerario attraverso la piattaforma www.spainheritagenetwork.com.
Nel sito saranno attivi una serie di servizi per prenotare dove dormire, le visite nei castelli e nei musei o scegliere la attività di suo interesse.
L’itinerario di una settimana.
1° giorno: Alcalá de Henares
Si parte da Alcalá de Henares (30 km da Madrid), dove tutto è cominciato, infatti è la località dove nacque Miguel de Cervantes. L’Università e il centro storico della città sono Patrimonio Mondiale dall’UNESCO.
Si potrà visitare Calle Mayor per continuare attraverso la Plaza de Cervantes e poi verso l’Università.
Fondamentale la visita al Museo Casa Natale di Cervantes, una ricostruzione della tenuta dove si ritiene che lo scrittore visse il periodo dell’infanzia. E poi in giro ad ammirare i monumenti come la Cattedrale Magistrale.
2° giorno: Madrid
Come tutte le capitali, anche Madrid pullula di cultura, di attrazioni, di angoli incantevoli e, a voler guardare, si potrebbero trascorrere qui più giorni per poi rimettersi in viaggio.
Qualora il tempo fosse tiranno meglio concentrarsi sulla Chiesa e il Convento delle Trinitarie Scalze, con gli indizi che fanno pensare che proprio qui siano sepolte le spoglie di Cervantes e della moglie.
Tra gli altri luoghi associati a Cervantes a Madrid l’Osteria Casa Alberto (situata nell’edificio dove Miguel de Cervantes scrisse Le peripezie di Persile e Sigismonda e la seconda parte del Don Chisciotte), la Sociedad Cervantina (dove nel 1605 fu stampata la prima edizione di Don Chisciotte), la Biblioteca Nazionale (che conserva una copia della prima edizione del Don Chisciotte) o la Plaza de España (con statue dedicate allo scrittore e ai suoi personaggi).
3° giorno: Esquivias e Toledo
Esquivias, nella provincia di Toledo nacque la moglie di Cervantes e qui, nel 1584, si sposarono e vissero nella “Casa di Cervantes”, oggi museo aperto al pubblico.
Toledo è detta la “città delle tre culture” perché tra i suoi monumenti si trovano la Cattedrale, moschee come quella del Cristo de la Luz o sinagoghe come quella del Transito. Per godere di una veduta senza pari, da visitare il Belvedere della Valle.
4° giorno: Consuegra (Toledo) – Alcázar de San Juan (Ciudad Real)
A una sessantina di chilometri da Toledo si trova Consuegra con i famosi mulini a vento, quei giganti da combattere di Don Chisciotte. I 12 mulini sono tra i meglio conservati di tutta la Spagna.
Ognuno di essi ha un soprannome legato al Don Chisciotte. Spicca fra tutti “Sancho”, perché conserva il meccanismo del XVI secolo. Visitabile il mulino “Bolero”.
Tappa gastronomica con i piatti tipici della Mancia: “gachas”, “migas” o “duelos y quebrantos”.
Poi eccoci ad Alcázar de San Juan che nominò Cervantes “figlio prediletto” sostenendo che vi fu battezzato (nella Chiesa di Santa María la Mayor). Anche qui ci sono i mulini a vento e strade ricche di storia. Da visitare il Museo Casa del Hidalgo e il Centro di Interpretazione di Cervantes.
5° giorno: Campo de Criptana (Ciudad Real) – El Toboso (Toledo).
Campo de Criptana, ovvero “terra dei Giganti“, perché qui si trovano i famosi mulini a vento che ispirarono Cervantes. Altra tappa, al Museo Casa di Dulcinea, a El Toboso ed è possibile visitare anche il Museo Cervantino.
6° giorno: Argamasilla de Alba (Ciudad Real) – Ossa de Montiel (Albacete) – Villanueva de los Infantes (Ciudad Real).
Prima tappa la Casa di Medrano e, a Ossa de Montiel, per visitare la Grotta di Montesinos e le rovine del Castello di Rochafrida. La visita della grotta dovrà essere concordata con una delle imprese autorizzate:i nformarsi presso l’ente del turismo. A Villanueva de los Infantes, per il Parco Naturale delle Lagune di Ruidera.
7° giorno: Ciudad Real – Almagro (Ciudad Real)
Per una visita alla città non possono mancare la Porta di Toledo e la Cattedrale di Santa Maria del Prado. Fa storia a sé la visita dei castelli.
Per questo itinerario sulle orme di Don Chisciotte proponiamo il Castello di Belmonte con la sua originale pianta a forma di stella e i suoi interni decorati con lussuosi soffitti mudéjar.
Il Castello di Consuegra. Oggi si possono visitare due delle tre cisterne, la galleria, la sala degli archivi, l’eremo, la sala capitolare, la torre albarrana, le terrazze, il giardino, il barbacane e la scalinata circolare, utilizzata per spettacoli teatrali ed eventi culturali.