Ameglia: un antico borgo di roccia e colori
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Ameglia: un antico borgo di roccia e colori

Ameglia: un borgo di roccia e colori

Adagiato alla foce del Magra, risale verso il monte Carpione e si affaccia sul Golfo dei Poeti: è il territorio del comune di Ameglia, in quella lingua di terra sospesa tra la Liguria e la Toscana.

La storia del borgo di Ameglia corre indietro nel tempo fino al IV secolo a.C. Nei secoli ha mantenuto la sua importanza strategica rivelando un importante crocevia di traffici sia verso il mare che verso i valichi circostanti.

Ameglia: un antico borgo di roccia e colori
@vittoriopuggioni

Già in epoca romana era un centro importante, come testimoniano anche i resti di una villa marittima romana dove oggi si trova Bocca di Magra.

Ameglia dal Medioevo a oggi

Nel medioevo Ameglia conobbe l’apice del prestigio politico ed economico: facendo parte dei possedimenti vescovili di Luni ne divenne la residenza episcopale.

Passò sotto Genova e poi sotto Nicolò Fieschi conte di Lavagna, in seguito passò sotto Oberto Doria e Oberto Spinola. Tornata sotto i vescovi lunensi, vide la costruzione delle fortificazioni, del porto e della torre del castello.

Nella celebre “Epistola di frate Ilaro” il Boccaccio testimonia la presenza di Dante Alighieri, intorno all’anno 1314, presso il Monastero di Santa Croce del Corvo, in Bocca di Magra.

Passò in seguito sotto la signoria di Lucca, conquistata dal celebre condottiero Castruccio Castracani.

Come accade spesso per tutti i borghi feudali, dopo essere passata sotto vari domini, finalmente trovò una certa stabilità sotto la Repubblica di Genova.

Alla caduta di Genova conobbe la dominazione di Bonaparte, fino all’annessione al Primo Impero Francese, dove venne inserita nel Dipartimento degli Appennini.

In seguito divenne parte del Regno di Sardegna e successivamente nel Regno d’Italia. Infine nel 1923 venne istituita la provincia di La Spezia, di cui fa parte ancora oggi.

Girando per il borgo

Dalla piana di Bocca di Magra la strada sale lungo il profilo della collina e ad un tratto ecco davanti a me, un po’ più in alto rispetto alla mia posizione, il borgo di Ameglia.

Posteggio l’auto fuori dal centro abitato e mi avvio verso la porta di ingresso al paese.

Appena superata, mi imbatto in una sedia e alcuni libri, messi lì in bella evidenza, a disposizione di chi desidera prendersi un momento per sé, e leggere. Niente male come benvenuto.

Le vie strette si inerpicano lungo il fianco della collina e la sensazione è proprio quella di un borgo in salita, che si arrampica sul versante collinare.

Salgo lungo le viuzze, a volte scendo per un breve tratto per poi risalire, passo sotto voltini ed archi e spesso la nuda roccia appare fuori dal muro, a testimonianza del fatto che le case sono state costruite a suo tempo direttamente sulla roccia stessa.

Ameglia: un antico borgo di roccia e colori
© Vittorio Puggioni

Mentre cammino sono attratto dai colori.

Ovunque c’è una nota di colore, piccola o grande che sia; può essere il muro di una casa, o le imposte di un’altra, o un lampione sospeso sul vicolo, in un’alternanza di sfumature davvero piacevole, e mentre cammino mi accorgo che sono quasi sempre con il naso all’insù, fino ad arrivare alla sommità del paese, dominato dai resti del castello.

Ritorno indietro ripercorrendo in discesa la strada appena fatta, questa volta con una prospettiva diversa nella quale si aggiunge il rosso dei mattoni sul terreno disposti con certosina precisione, a formare la mattonata che attraversa il borgo.

Foto dopo foto, mi ritrovo all’ingresso del paese con la sedia e i libri in esposizione e mi verrebbe voglia di portare lì qualcuno dei miei libri per lasciarlo a disposizione dei passanti, condividendo con sconosciuti le stesse pagine che ho letto io.

Come si arriva ad Ameglia

Autostrada A12, uscita Sarzana e poi seguire le indicazioni per Marinella, Luni mare, Montemarcello e Ameglia

Testo e foto di Vittorio Puggioni