Bike Cafè Salento
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Apre i battenti il primo Bike Cafè nel Salento

Materiale di riciclo

Apre i battenti il primo Bike Cafè nel Salento

Sabato 30 Luglio è stato inaugurato il primo Bike Cafè del Sud Italia. Si tratta del Salento Bike Cafè, ubicato a Lido Conchiglie, a pochi Km da Gallipoli, cuore della movida Salentina, ma dove si parla tutto un altro linguaggio. Un bar dedicato agli amanti della bicicletta e arredato con materiale di riciclo, costruito da 50 giovani provenienti da tutta Europa che hanno partecipato a un Camp di Ecodesign. Parola chiave: sostenibilità. Apre i battenti il primo Bike Cafè nel Salento

Ecco l’inizio di una bella storia: cinquanta giovani, provenienti da mezza Europa, si ritrovano in un camp estivo per costruire, con le loro mani e utilizzando solo materiale di riciclo, gli arredi di un bar. Non si tratta di un bar come tanti: al suo interno c’è una ciclofficina dove chi vuole può fare delle piccole riparazioni alla propria bicicletta, mentre gusta un centrifugato di frutta fresca o una birra artigianale; nel giardino c’è un’area che si chiama “otium” – piena di amache – una che si chiama “ludus” – piena di giochi – e infine il “patio” dove poter ballare e godere del cinema all’aperto.

I “Bike cafè” si sono diffusi negli ultimi anni nel nord Europa e negli Stati Uniti come luoghi dedicati non tanto ai ciclisti, quanto a chi fa della bicicletta un vero e proprio stile di vita, basato sulla riduzione dei consumi, sulla consapevolezza del limite e sulla giustizia sociale  (Cfr. si veda “Elogio della bicicletta” di Vladimir Illich – nell’originale francese “Energie et Equitè”). Una filosofia che il Salento Bike Cafè cerca di sposare in tutti i suoi aspetti: a partire proprio dal processo di costruzione, che prova ad essere un esempio di vita sana e all’aria aperta, in cui si condividono gli sforzi e la gioia di lavorare insieme per uno stesso obiettivo. L’eco design youth camp, coordinato dall’associazione “Laboratorio Linfa” – è durato due settimane e terminato proprio il giorno dell’inaugurazione.

La tecnica impiegata durante il workshop è stata quella del Up-cycling che consiste non solo del “riciclare” materiale di scarto, ma addirittura a farne un uso migliore. Da un bancale per la frutta si possono ottenere mensole, fioriere, sedute, cosi come hanno fatto i partecipanti al workshop che, oltre ai classici pallet, hanno anche utilizzato tavolini, comodini, armadi che erano abbandonati all’interno della “Ex Colonia Stajano”, un edificio in disuso da più di 30 anni fa e recentemente ristrutturato grazie a fondi Europei, all’interno del quale sorge il Salento Bike Cafè.
La cornice del progetto è quella del “SAC Salento di mare e di pietre”, un’aggregazione di 14 comuni che si sono uniti per valorizzare i loro beni ambientali e culturali (parchi, aree SIC, ecomusei, aree archeologiche, chiese rupestri, palazzi storici) attraverso degli itinerari ciclabili. Il Bar sorge infatti all’interno del “Centro per la mobilità lenta” del SAC e sarà non solo luogo di ristoro, ma anche di partenza per escursioni in bicicletta, a piedi, a cavallo: un vero e proprio punto di riferimento per chiunque voglia fare del turismo attivo nel Salento, che sia locale o visitatore.Apre i battenti il primo Bike Cafè nel Salento
La Sostenibilità, parole chiave del progetto, è declinata non solo nel processo di costruzione degli arredi e nel mezzo di trasporto, ma anche nelle scelte che riguardano il cibo: all’interno del bar verranno serviti solo prodotti locali e di stagione, prevalentemente provenienti da coltivazioni biologiche. Il menu prevede infatti centrifugati di frutta, insalate, formaggi freschi, ma anche birre artigianali e vini locali.Apre i battenti il primo Bike Cafè nel Salento
“E’ un esempio virtuoso di sinergia tra istituzioni pubbliche, associazioni no profit e piccole imprese” dice Carlo Cascione di Salento Bici Tour, alla testa della compagine che ha in gestione il Salento Bike Cafè “un progetto d’avanguardia che non impiega tecnologie avanzate, quanto piuttosto cerca di raccogliere antichi saperi e nuove consapevolezze per indicare e percorrere, a passi lenti, la strada verso uno sviluppo più sostenibile, soprattutto dal punto di vista ambientale. Il progetto è ancora work in progress: per questa ragione chiediamo a tutti quelli che parteciperanno all’inaugurazione – ma anche nei giorni successivi – di portare con se una pianta o un alberello da donare a questo spazio di tutti, dove vogliamo far nascere germogli di speranza e bellezza.
Il resto della storia è tutto da scrivere…

Giornalista di lungo corso ha lavorato all’interno di alcune case editrici quali la Mondadori, Rusconi Editore e f.lli Fabbri Editore. Successivamente, per diversi anni ha operato nel campo della musica come responsabile della promozione e del marketing per le più importanti major discografiche. Attualmente collabora anche con il mensile cartaceo Caravan e Camper e per altre testate online di viaggio, bellezza ed enogastronomia.