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Caillebotte, l’impressionista dimenticato. Alla Fondation Pierre Gianadda

Caillebotte, l’impressionista dimenticato. Alla Fondation Pierre Gianadda di Martigny, nel Cantone Vallese

Caillebotte, l’impressionista dimenticato. Alla Fondation Pierre Gianadda di Martigny, fino a novembre, una mostra da non perdere per (ri)scoprire un artista sorprendente.

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«Un vero pittore sarà quello che riuscirà a strappare alla vita moderna il suo lato epico, e ci farà vedere e sentire quanto siamo grandi e poetici nelle nostre cravatte e nelle nostre scarpe lucide».

La pensava così Gustave Caillebotte, il meno noto dei pittori impressionisti francesi, ma sicuramente uno dei più grandi.

Da scoprire e per noi italiani riscoprire grazie alla bellissima retrospettiva che gli dedica fino al 21 novembre la Fondation Pierre Gianadda di Martigny, nel Canton Vallese in Svizzera, appena oltre il passo del Gran San Bernardo.

Una mostra che rende finalmente il giusto onore a questo artista nato nel 1848 e morto a soli 45 anni nel 1894.

Amico di Degas, a 26 anni ereditò dal padre un discreto patrimonio che gli consentì una vita agiata.

Aveva una personalità poliedrica (pittore ma anche ingegnere nautico, botanico, filatelico, canottiere e competitore in gare lungo la Senna su barche che aveva lui stesso costruito) e in qualità di mecenate sostenitore di molti suoi colleghi di cui acquistava le opere.

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Come scrive lo studioso Jacopo Veneziani nel suo recente saggio “Simmetrie” (Rizzoli editore) analizzando il dipinto “Strada di Parigi in un giorno di pioggia” del 1877: «Gustave Caillebotte, il pittore invisibile, dipinge come se il mondo non si accorgesse di lui.

E anche se l’artista non è di certo in strada in questo umido giorno invernale fa però di tutto per darci l’impressione di essere su quel marciapiede. Vuole, infatti, dipingere un’esperienza, farci provare la sensazione tipica della neonata società moderna di essere anonimi tra gli anonimi».

Caillebotte e le opere esposte

L’omaggio a Gustave Caillebotte, sotto forma di retrospettiva, propone un insieme straordinario che si avvale di prestiti concessi da importanti collezioni private e da molti musei europei.

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Tra questi il Musée d’Orsay e il Musée Marmottan Monet di Parigi, il Musée des Beaux- Arts di Rennes, il Musée des Beaux-Arts di Rouen, il Petit Palais di Ginevra, la Fondation de l’Hermitage di Losanna, il Van Gogh Museum di Amsterdam e il Museum Barberini di Potsdam.

In esposizione una novantina di opere dipinte tra il 1870 e il 1894, che ricostruiscono la breve parabola di questo testimone dei cambiamenti dell’arte di vivere nella capitale francese.

Cambiamenti raccontati grazie a scorci inconsueti, composizioni dinamiche e audaci ottenute grazie a prospettive sorprendenti, dal taglio fotografico.

Tipiche di Caillebotte le ardite vedute a volo d’uccello dei grandi boulevard parigini, ma anche la sensibilità nel raffigurare la tranquilla quotidianità borghese non meno che la dura vita della classe operaia, come nel celebre I piallatori di parquet (1875).

Molti capolavori, alcuni dei quali poco conosciuti, sottolineano varie altre tematiche affrontate da Caillebotte, come le barche che solcano la Senna o i suoi talenti di botanico che sono alla base del tema dei giardini protagonista dei suoi ultimi anni.

Ed ecco Le jardin du Petit Gennevilliers, Les Toits roses, (1891), Le jardin du Petit Gennevilliers (1885), Capucines et Orchidées (1893).

Per conoscere questo straordinario e originalissimo pittore val la pena accaparrarsi anche il catalogo della mostra a cura di Daniel Marchesseau, con saggi di conservatori, critici e storici dell’arte francesi e internazionali, specialisti del pittore e della sua epoca.

Tra questi Jean-Marie Baron, Gilles Chardeau, Claude Ghez, Stéphane Guégan, Martine Kaufmann, Marine Kisiel, Sylvie Patin, Paul Perrin, James H. Rubin, Nicolas Sainte Fare Garnot, Dany Sautot, Pierre Wittmer, Daniel Zamani.

E per pianificare il viaggio alla Fondazione Gianadda di Martigny tutte le informazioni utili si possono trovare sui siti: myswitzerlandd.com/itwww.vallese.ch –  http://gianadda.ch