Eindhoven: la città del futuro tra tecnologia e design
Eindhoven ( situata nel sud dei Paesi Bassi) è la città del futuro dove tecnologia e design s’incontrano: da GLOW, il festival della luce, all’avveniristica mostra della fattoria spaziale Spacefarming, The Future of food.
GLOW, il festival delle luci che si terrà dall’11 al 18 novembre (dal 2006 visitato annualmente da oltre 750.000 persone), punta nella prossima edizione a nuove opere d’arte e collaborazioni incentrate sullo stare “insieme”.
Dai progetti di TU/e (il Politecnico di Eindhoven), Fontys, Sint Lucas e Design Academy, alle iniziative di quartiere, fino ai progetti nei comuni limitrofi, la città di Eindhoven saprà coinvolgere anche le ultime generazioni: il messaggio è che GLOW appartiene a tutti ed è destinato a tutti.
Eindhoven e il Battito
Il tema di GLOW 2023 sarà “The Beat”, il Battito, che segnerà l’inizio di un trittico dell’arte della luce e continuerà con The Stream nel 2024 e The Light nel 2025 (anno del 20° anniversario di GLOW) come momento culminante.
‘The Beat’ registra e dirige il ritmo della città, le dinamiche tra le persone che la vivono e la vita che condividono. Durante l’edizione 2023, GLOW analizza “il battito” della città e lo racconta e traduce in luce.
Gli studenti potranno mostrare iniziative di light art: alcuni di queste saranno esposte nell’Anne Frankplantsoen e, durante la serata di anteprima, tre gruppi di studenti hanno mostrato i loro progetti: la ‘zuppa di plastica’ che rappresenta l’inquinamento da plastica nell’oceano; ‘Glowble’, una sfera di 3,5 metri che registra i suoni dell’ambiente e li anima sulla sfera e, infine, l’”occhio del ciclone”.
Ci sarà anche un’iniziativa studentesca che proietterà uno spettacolo di luci interattivo basato sull’intelligenza artificiale sullo schermo LED della Torre Verde.
Sempre durante l’anteprima, è stato presentato agli ospiti un video creato con un drone che mostrava il percorso dall’alto: un viaggio attraverso Eindhoven, grazie al quale molti visitatori o residenti vedranno letteralmente la città sotto una nuova luce in un percorso, lungo 5 chilometri, che potrà essere seguito con chiari segnali luminosi.
La rivoluzione alimentare
Fino al 23 marzo 2024, sarà inoltre possibile visitare la mostra Spacefarming: The Future of Food, nello spazio Evoluon, all’interno del programma Next Nature, sulla nuova rivoluzione alimentare.
In uno spettacolare allestimento espositivo con cupole spaziali, i visitatori scopriranno idee e innovazioni sorprendenti di scienziati, agricoltori, designer, start-up alimentari, filosofi, produttori, designer e artisti…
La mostra presenterà mondi alternativi con prospettive e opportunità inaspettate per il nostro cibo
I visitatori potranno ammirare Margaret, la mucca d’acciaio inossidabile di Quei Vegan Cowboys; osservare l’agricoltore spaziale Wieger Wamelink (WUR) che coltiva patate su un suolo marziano simulato; la futurista del settore alimentare, Chloé Rutzerveld, rivoluzionerà l’esperienza alimentare umana con la sua installazione artistica Cellular Alchemy.
La mostra presenterà anche progetti, installazioni e idee di Malu Luecking (Landless Food) e Laila Snevele (Food on Mars).
Il futuro del cibo e della sua produzione sarà esplorato non solo sulla Terra, ma anche nello spazio: questo non è interessante solo per gli astronauti, ma anche per noi abitanti del pianeta.
A cura di Ruben Baart e Mieke Gerritzen, Spacefarming sarà in mostra insieme a RetroFuture, un’esposizione che fungerà da preludio all’installazione (semi-)permanente Spaceship Earth che sarà inaugurata nel 2025 e alla quale Next Nature sta lavorando a Evoluon.
Per gli adulti sarà disponibile un tour audio gratuito (in inglese e olandese) e, per approfondire i contenuti della mostra, sarà pubblicata un’edizione speciale della rivista Next Nature (in inglese e olandese).
Nature Network esplora la natura del futuro: non torniamo indietro, ma avanziamo verso la natura. La rete sostiene l’impollinazione incrociata di biologia e tecnologia con l’obiettivo di salvare non solo i panda e le foreste pluviali, ma anche l’umanità.
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