Milano, dal futurismo al futuro
La nuova Milano verticale sembra sorgere dalle radici del futurismo storico di Balla e Depero, che esaltava l’arte dell’urbanesimo, e prendere spunto anche dagli attuali futuristi che utilizzano per le loro opere materiali tecnologici.
Vetro e acciaio, e altezze luminose, rendono più attuale e internazionale la metropoli lombarda senza togliere valore a quella tradizionale, alle tranquille ombre degli angoli ‘meneghini’.
Per muoversi tra passato e futuro – nel presente – e per non perdersi tra le contraddizioni di questa città ma gustarne le differenze, è davvero una guida straordinaria Il Giro di Milano in 501 luoghi di Marina Moioli (Newton Compton Editori). E’ la città dell Expo 2015 ma anche quella del Castello Sforzesco e del Duomo, certamente, senza dimenticare che è la capitale della moda e del design (una sorta di New York italiana).
Non solo, in questo libro interessante e divertente, curioso e ammiccante, si scoprono itinerari insoliti – anche per i milanesi – e percorsi ‘necessari’ a chi arriva da fuori.
La rilettura di un luogo che, come cantava Lucio Dalla: “Milano vicino all’Europa…a portata di mano ti fa una domanda in tedesco e ti risponde in siciliano…mi porti con te sotto terra o sulla luna”.
Le foto dei grattacieli sono di Davide Biagi