‘Fior di Salina’: il senso del sale per L’Erbolario
Un viaggio profumato tra le saline della Sardegna
‘Fior di Salina’: il senso del sale per L’Erbolario.
Il sale, quando evapora al sole, lascia un paesaggio lunare. E quando l’uomo interviene – creando specchi d’acqua regolari sfumati di rosa che riflettono il cielo e le nuvole, e poi dando forma a incredibili colline di cristalli – “l’oro bianco”, come veniva chiamato un tempo, diventa strumento e protagonista di questa trasformazione del territorio.
Le Saline Conti Vecchi di Assemini, alle porte di Cagliari, sono le più longeve della Sardegna. Furono avviate nel 1929 dall’ingegner Luigi Conti Vecchi, che volle bonificare i 2700 ettari dello stagno di Santa Giulia impiantandovi una salina e contribuendo così allo sviluppo economico e sociale dell’area. L’impianto – ecosostenibile e autosufficiente – attirò una “comunità del sale”, dotata di case, scuole e strutture ricreative per le famiglie dei lavoratori. Nel 1984 il complesso – a seguito della crisi energetica e industriale – fu assegnato a Eni, avviando un progetto di riqualificazione industriale e bonifica attraverso Syndial (società che fornisce servizi integrati nel campo del risanamento ambientale) che, nel 2017, ha affidato al FAI (Fondo Ambiente Italiano) la valorizzazione di questo patrimonio culturale e paesaggistico.
Assemini è il primo sito archeologico aperto all’interno di un impianto ancora produttivo. Il FAI ha restaurato l’impianto originario d’inizio Novecento, i vecchi uffici e le vecchie officine (restaurati e ri-arredati con macchinari e oggetti d’epoca), un salto nel tempo che si accompagna alle proiezioni (nell’Officina e nell’ex-Falegnameria) dedicate alla storia e al funzionamento delle Saline. E tutt’intorno c’è l’impianto attivo, anch’esso visitabile. A bordo di un apposito convoglio, ci si addentra nel paesaggio circostante lungo un itinerario che si snoda fra vasche, bacini e candide montagne di sale, sotto lo sguardo vigile di centinaia di fenicotteri rosa.
Un’oasi naturale, infatti, circonda le Saline con le sue praterie di salicornia popolate da 35mila esemplari di uccelli acquatici appartenenti a 50 specie diverse (fra cui gli aironi e i falchi di mare).
Quello del sale è un viaggio entusiasmante, che segue il ritmo delle stagioni, in l’armonia con la natura e con l’ambiente. L’Erbolario da oltre 10 anni sostiene il FAI e quest’anno si è lasciato ispirare dal progetto di Assemini, e ha creato una nuova linea profumata, “Fior di Salina”. L’ingrediente principale è proprio il sale proveniente dalla Saline Conti Vecchi.
Quattro prodotti unici sposano un’essenza acquatica, aromatica e frizzante:
– il Profumo (per lei e per lui), si presenta con una nota di testa frizzante agrumata (Bergamotto), cui segue un sentore fiorito di Rosa, Gelsomino e un Accordo di Sale, per chiudersi con un tocco di Assoluta di Elicriso e Muschio bianco;
– l’OleoScrub per il Corpo (in un gran formato da 500 gr), dove il sale svolge un’azione esfoliante e rigenerante, accompagnato da Olio di mandorle dolci e di Oliva bio, per un trattamento fai da te da eseguire 2 volte a settimana;
– il Bagnoschiuma, arricchito di acqua distillata di foglie di Corbezzolo dalle proprietà rinfrescanti, dall’estratto di Salicornia che idrata e addolcisce, e dall’estratto di foglie di Lentisco, che protegge e ammorbidisce, insieme all’effetto tonificante del sale marino;
– la Crema per il Corpo che da un lato si prende cura della pelle grazie ai suoi attivi vegetali e dall’altro avvolge la persona con la sua profumazione acquatica e frizzante.