Museo d'arte Cinese ed Etnografico di Parma
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Museo d’arte Cinese ed Etnografico di Parma: abiti dal mondo

Nella Capitale della Cultura viaggio tra le tradizioni attraverso gli abiti

Nella nostra Parma, capitale della cultura 2020, si viaggerà. Un buon modo per farlo è attraversare i Paesi tra la loro storia e i modi in cui si esprime. Un percorso davvero interessante è quello che si compie nel Museo d’arte Cinese ed Etnografico di Parma. 

 L’abbigliamento è una forma di comunicazione e i vestiti – come il cibo – parlano della cultura dei popoli, fatta di tradizioni, arte, spiritualità e fisicità.

Museo d'arte Cinese ed Etnografico di Parma

Un viaggio che ci regala spunti di riflessione e il piacere della bellezza. Dal bellissimo e funzionale design espositivo, mostra gli abiti più significativi dei Popoli del mondo: dalla Cina al Giappone, dall’Indonesia all’Africa.

I pezzi esposti provengono dai luoghi in cui hanno operato i missionari Saveriani fondatori del Museo che, nel caveau, custodisce molti altri oggetti d’arte per riallestimenti o successive esposizioni.

A Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020, al Museo d’Arte Cinese ed Etnografico della città ducale, ha preso il via l’esposizione temporanea che ripercorre, attraverso abbigliamento, ornamenti e accessori, un viaggio nelle tradizioni del mondo, a partire dalla cultura cinese. Visitabile fino al 31 dicembre.

Una giornata in giro per il mondo senza mai muoversi da Parma.

Prima si incontra un mandarino cinese, poi una signora in burqa, poi un gentleman indonesiano.

L’inaugurazione della mostra “Mode nel mondo: i vestiti raccontano la vita dei popoli” dello scorso 26 gennaio al Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma, è stata una passeggiata emozionante nell’atlante del costume mondiale.

 Questa esposizione temporanea, che prevede riallestimenti nel corso dell’anno espositivo, è un percorso che punta ad esprimere, attraverso l’abbigliamento, il proprio concetto di estetica ma enfatizza anche il ruolo dell’individuo all’interno della società.

L’abbigliamento è comunicazione, è un vero e proprio linguaggio che esprime l’appartenenza a uno stato sociale o a un’etnia

Dai luoghi dove hanno operato i missionari Saveriani

Dalla Cina abiti liturgici della tradizione taoista, il Qipao (l’abito tradizionale femminile) e quelli tipici delle grandi rappresentazioni teatrali. Ma anche calzature femminili del grande impero, le scarpette con tacco a zoccolo. E l’ornamento nuziale: collare in tubolare a sezione rettangolare la cui faccia superiore rappresenta due draghi (simbolo di fertilità maschile). Dall’Indonesia, scialli della cultura Batak dell’isola di Sumatra e abiti maschili tradizionali.Museo d'arte Cinese ed Etnografico di Parma

Giappone: giacche Haori rigorosamente di seta, con gli stemmi di famiglia “mon”, oltre all’Hakama, indumento tradizionale maschile, le cui pieghe rappresentano la “via dei 5 principi” e il Kimono femminile. Dal Sudan, zucchetti, scarpe e babbucce tribali; dal Ghana, tessuti cerimoniali in seta della tribù Ashant.

Dal Burkina Faso un abito tradizionale composto di tunica e pantaloni; dal Bangladesh il Burqa azzurro delle donne musulmane bengalesi.

Il Camerun mostra le collane Kweyma KJella e le cavigliere di alluminio decorate a testa di uccello. Sorprendente l’angolo dedicato alle popolazioni amazzoniche che si vestono dipingendo il proprio corpo: come il popolo Kayapò, in un profluvio di piume e tessuti vegetali.

Il posto d’onore spetta al Longpao, l’abito dei draghi, elegante abito cinese di corte di epoca Qing.

Fondazione Culturale Saveriana

Attraverso la Fondazione Culturale Saveriana, di cui il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico è colonna portante, – ha spiegato Padre Rosario Maria Ferdinando Giannatasio, Superiore Generale per l’Italia dei Missionari Saveriani e Presidente Fondazione Culturale Saveriana – noi Missionari Saveriani vogliamo favorire l’incontro delle culture e l’amore per la fratellanza tra i popoli”.

“Questa mostra è un bell’esempio su come le tradizioni culturali possano diventare un veicolo di conoscenza e trasmissione di saperi“. 

Museo d’Arte Cinese ed Etnografico, viale San Martino, 8 – 43123 Parma – Tel: 0521 257337 –  www.museocineseparma.org – E-mail: info@museocineseparma.org

Assistente psicologa, direttore di psicodramma moreniano e counselor in sessuologia clinica di FISS (Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica), è giornalista professionista nell’area del benessere psico-fisico. E’ esperta in consulenze su difficoltà individuali e di coppia riferite a disturbi psico-sessuali o a problemi relazionali.