Rubens celebrato a Milano e ad Anversa
Mostra a Palazzo Reale di Milano
Rubens celebrato a Milano e ad Anversa
Dopo ‘L’adorazione dei pastori’ esposta e ammirata a Milano da migliaia di visitatori nel periodo natalizio dello scorso anno, Pieter Paul Rubens continua ad essere ospite e protagonista della città in una grande mostra d’autunno a Palazzo Reale. Un corpus di oltre 70 opere chiese in prestito da grandi musei nazionali e internazionali – tra gli altri gli Uffizi e i Musei Capitolini, il Prado, l’Hermitage e la Gemäldegalerie di Berlino – per rendere omaggio a un ‘pittore fiammingo fuori dalle righe’ che ha lasciato un contributo significativo nella nostra produzione artistica. Bernard Berenson lo considera quasi un artista italiano, in quanto avrebbe aperto la via al tumultuoso Barocco europeo nel nostro paese. Del resto ‘l’Italia e Rubens non possono fare a meno l’uno dell’altro’. L’opera italiana, è, infatti, intrisa di esempi di grandiosità in movimento, di una visione dinamica e dilatata dello spazio e di un’interpretazione anticonformista dell’antico.
Rubens è un artista dalla creatività impetuosa, la sua maniera veemente e vorticosa caratterizza la ‘furia del pennello’ che, da una parte, ha immortalato santi come eroi e sante come matrone romane, introducendo così per primo elementi di forte carica edonistica e classica nei soggetti di pittura sacra – mentre dall’altra tende a ribadire ‘la forza del mito’, in un appassionato confronto tra il passato, l’archeologia e la contemporaneità. Il colore veneto, il disegno fiorentino, la classicità e il Rinascimento si trasformano in una novità fatta di luce e di energia (si pensi alle ‘lumeggiature’ di Tintoretto) aprendo così la strada alla modernità. Il risultato tangibile è, quindi, la secolarizzazione della sua pittura, sempre più seduttiva e stupefacente.
Il nostro viaggio alla scoperta di Rubens prosegue ad Anversa, in occasione dell’Antwerp Baroque City.
Questa deliziosa cittadina – la ‘capitale mondiale dei diamanti’ – con le sue residenze Art Nouveau, ville rinascimentali, chiese gotiche e castelli medievali – renderà omaggio il prossimo 2018 all’eredità barocca lasciata da Rubens con un fitto programma di eventi e iniziative che innalzeranno la città nel panorama culturale internazionale. Il legame tra passato, presente e futuro faranno in modo che Anversa assuma una forma più barocca, eclettica e quindi all’avanguardia. Nessun’altra città come Anversa celebra Rubens: dalla statua in suo onore alla Groenplaats, alle chiese monumentali – la Chiesa di San Giacomo Maggiore che ospita al suo interno la tomba del Maestro fino alla Rubenshuis: edificio seicentesco e dimora del pittore, il quale oggi è un museo con diverse opere e collezioni dell’artista. ‘L’Omero della pittura’ – così lo definisce superbamente Delacroix– torna a parlare di noi stessi: di Europa, di arte e d’innovazione.
13 settembre 1621 – ( Rubens a William Trumbull)
Ognuno secondo il suo talento.
Il mio è così siffatto,
che un’opera, per quanto
in essa sia così grande
il numero e la varietà delle cose da raffigurare
non ha ancora mai superato
il mio coraggio
Pietro Paolo Rubens e la nascita del Barocco, Milano, Palazzo Reale – fino al 26 febbraio 2017