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Sérifos, l’isola delle tamerici, gioiello delle Cicladi

Alla scoperta di un gioiello delle Cicladi

Anche se il nome in greco significa ‘arido’ e ‘sterile’, la piccola Sérifos (o Serfanto) è una delle più belle isole delle Cicladi.

Affascinante, autentica e selvaggia, racchiude l’essenza di questo arcipelago, con oltre 70 splendide spiagge spesso ombreggiate dai tipici alberi di tamerice e un paesaggio ancora poco toccato dal turismo di massa.

Un tempo era soprannominata “l’isola dell’amore” perché secondo la mitologia è il luogo dove Perseo, insieme a sua madre Danae, trovò rifugio dall’ira di Era, ma è citata anche  nell’Odissea come la terra dei Ciclopi, dove si compì l’inganno di Ulisse a Polifemo.

Oggi, i resti delle mura ciclopiche sono visibili nella parte sud-occidentale della baia di Koutalas, dove dall’800 vennero anche realizzate le miniere di ferro che hanno giocato un ruolo importante nell’economia greca.

Nel 1963 le miniere sono state chiuse, eppure quello che rimane offre un’immagine spettacolare in tutto il lato occidentale dell’isola.

 Serifos: villaggi da cartolina

Perfetta per chi ama la tranquillità, Sérifos è un luogo da cartolina anche per i suoi paesini. Livadi, vicino al porto, è il centro dove si trovano la maggior parte delle taverne, dei bar e dei servizi.

Ma a togliere il fiato è soprattutto la Chora, un arroccato groviglio di vicoli costruito su una collina in posizione panoramica sul golfo.

Qui si può passeggiare attraverso le vie acciottolate in una rete di tradizionali case bianche e salire la strada a San Costantino per visitare i resti del castello veneziano Michieli che risale al XV secolo.

Merita assolutamente una sosta anche il monastero ortodosso di Taxiarchon, del XVII secolo: una struttura fortificata contro le scorribande dei pirati turchi, come prova la piccolissima porta di accesso, a un livello più alto rispetto alla strada. Varcata la soglia, però, si scoprono un bellissimo cortile lastricato adornato di alberi e piante officinali e una mistica chiesetta.

Da non perdere neppure la visita al villaggio rurale di Ramosa circa venti minuti a piedi da Livadi.

Serifos

Un angolino scenografico, con il selciato decorato a calce e una piazzetta raccolta, dove si affacciano solo poche case, un albero di fichi e una piccolissima chiesa. Invece i più avventurosi, se non soffrono di vertigini e non temono la strada a picco sul mare che regala però panorami mozzafiato, arrivano fino a Megalo Livadi, il vecchio scalo minerario.

Qui oltre a fotografare i resti del palazzo ottocentesco che ospitava le autorità e i dirigenti delle compagnie di estrazione, ci si può fermare per una sosta golosa in una delle taverne affacciate sulla spiaggia.

 Le bellissime spiagge di Serifos

Sono tantissime e bellissime, sia di ciottoli che di sabbia. Alcune raggiungibili anche con il servizio bus locale, altre solo via mare. Ma tutte regalano ricordi indimenticabili.

La più cosmopolita è Psili Ammos, sulla parte orientale dell’isola, ma Ganema, Koutalas e Vagia ad ovest sono ugualmente consigliate: basta scegliere un albero di tamerice e godersi mare cristallino e sole in tutta tranquillità.

La baia di Kalo Ampeli, invece, è un po’ più difficile da raggiungere a piedi su un sentierino impervio ma è ben protetta dal vento, l’ideale per fare un bagno nelle giornate in cui questo soffia forte o quando in agosto infuria il temibile Meltemi.

 Dove dormire & mangiare a Serifos

Gli studios e le camere di Dorkas (gestito dalla gentilissima Angeliki Stamataki e dalla sua famiglia) sono ideali per chi cerca una sistemazione confortevole, a pochi passi dalla baia di Livadakis e vicinissima anche a Livadi, ai suoi negozietti e alle decine di taverne in riva al mare.

Un ottimo ristorante di pesce è Kalis, sul lungomare del porto di Livadi (tel. 0030-2281052301) ma a Serifos si mangia ovunque molto bene spendendo davvero poco.

 Come arrivare

Serifos si raggiunge in circa due ore e mezzo  dal porto di Atene (Pireo) con le navi che collegano anche Sifnos, Milos, Paros, Mikonos, Folegandros e Santorini. Info: www.serifostravel.gr   www.westcyclades.com

copyright immagini Marina Moioli