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Marc Chagall. Una storia di due mondi – da Gerusalemme a Milano

Marc Chagall. Una storia di due mondi propone al MUDEC le opere dell’artista accanto ad oggetti della cultura ebraica provenienti dall’ Israel Museum di Gerusalemme.

La mostra  curata da Ronit Sorek, propone soprattutto i lavori grafici di Chagall e la sua attività di illustratore dei libri dell’amata Bella, di opere della cultura russa come Le anime morte di Gogol, le Favole di La Fontaine, espressione della Francia, sua patria elettiva, della Bibbia, che lo riporta alle sue radici religiose.

Si dipana così il racconto della vita di Marc Chagall (1887-1985), artista le cui opere sono conosciute ovunque, a partire dagli anni della giovinezza trascorsa nella città ebraica di Vitebsk attraverso la storia dell’Europa del Novecento.

Marc Chagall: un percorso di vita e di arte

Il progetto espositivo ricrea il contesto culturale dell’artista: la lingua, gli usi religiosi e le convenzioni sociali della comunità yiddish sono evocati da una selezione di oggetti rituali, usati nelle cerimonie religiose delle comunità ebraiche e spesso raffigurati nelle opere di Chagall, provenienti dall’Israel Museum.

Nei disegni e nelle illustrazioni per i libri ritroviamo la nativa Vitebsk (oggi in Bielorussia), descritta con amore e nostalgia nella serie Ma vie.

Per l’amata moglie Bella Rosenfeld vediamo le illustrazioni originali di Burning Lights e First Encounter, pubblicati dopo la morte prematura della donna.

Seguono le serie di acqueforti dedicate a Le anime morte di Gogol del 1923 e le tavole per le Favole di La Fontaine e la Bibbia.

Installazioni multimediali, ideate e curate da Kaos produzioni con la collaborazione di Jacopo Veneziani, accompagnano il visitatore alla riscoperta dell’artista.

Le quattro sezioni della mostra al Mudec :

Cultura ebraica e yiddish

La prima sezione mostra le scene e le esperienze della sua prima giovinezza a Vitebsk, che a inizio ‘900 era uno dei centri del territorio russo maggiormente abitati da ebrei, la cosiddetta “Zona di residenza,” e ospitava molte sinagoghe.

La lingua parlata era l’yiddish, che preservava e rafforzava il senso di identità e la cultura della comunità, lingua madre per Chagall, che ha dipinto molte scene legate alle tradizionali ricorrenze della religione ebraica.

La religione  e la cultura yiddish, basi del mondo simbolico che Chagall assimilò da bambino, tornano nelle opere che lo resero famoso, dove attraverso l’iconografia cristiana e i simboli della cultura ebraica ha saputo evocare la tragica sorte toccata al suo popolo.

Nostalgia

La seconda sezione è dedicata all’incontro con Bella e alla Nostalgia, che si esprime nella serie Ma vie.

Il tema dell’amore eterno ispira i ritratti della moglie, Bella Rosenfeld, scrittrice in lingua yiddish, conosciuta in giovane età. Bella raccontò la sua vita nella piccola comunità ebraica e il suo amore per Chagall in un ciclo di memorie.

Anche i suoi lavori sono pervasi dalla nostalgia per la terra natale. La morte precoce di Bella fu per l’artista un duro colpo. I suoi libri furono pubblicati dopo la sua morte, negli anni Quaranta, con le vivaci illustrazioni del marito.

Le Fonti di ispirazione

La terza sezione presenta le illustrazioni della Bibbia, che rivelano un’interpretazione straordinariamente “umanista” delle Scritture; la Bibbia Ebraica (quella che racconta l’Antico Testamento) è infatti rappresentata da Chagall come un ciclo di incontri storici tra l’uomo e Dio.

Francia, la nuova patria

Infine, l’ultima sezione ci porta dal bianco e nero al colore, nell’universo colorato di Chagall, quello più noto, che emerse solo quando lasciò la Russia per stabilirsi a Parigi.

Il paesaggio e la cultura francesi divennero parte della sua nuova vita e della sua arte nei dipinti e nelle illustrazioni di scene bibliche e di classici della letteratura, come le Favole di La Fontaine.

Qui era “cittadino del mondo”. Le magistrali stampe per Le anime morte di Gogol rivelano la sua nuova identità matura e complessa di artista ebreo che illustra un classico romanzo russo del XIX secolo.

La joie de vivre che si respira nelle sue opere fin dagli anni della formazione trova piena espressione in colori vivaci e in immagini ricche ed evocative, malinconiche o gioiose: temi archetipici di tutto il suo lavoro, immediatamente riconoscibili da tutti.

Marc Chagall. Una storia di due mondi

La mostra ospitata al MUDEC accoglie una selezione di oltre 100 opere donate per la maggior parte dalla famiglia e dagli amici di Chagall.

Prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, promossa dal Comune di Milano-Cultura e curata dall’Israel Museum di Gerusalemme. Main Sponsor della mostra il Gruppo Unipol.

Fino al 31 luglio

immagine di copertina credit @carlottacoppo