Napoli e il quartiere sanità raccontati con ‘Nostalgia’, film – presentato a Cannes – di Mario Martone intriso di sentimento. Un film ricco di emozione anche grazie all’interpretazione intensa di Pierfrancesco Favino. Da vedere!


Napoli Eden, documentario entrato in consideration agli Oscar 2021, racconta il percorso di Annalaura di Luggo volto a sensibilizzare, attraverso il linguaggio dell’arte e la creazione di quattro enormi opere in alluminio riciclato, sull’importanza della tutela dell’ambiente e sull’inclusione sociale. L’artista napoletana recluta anche alcuni scugnizzi dei Quartieri Spagnoli per stimolarli con la creatività in “un viaggio verso la luce”.

Una vacanza glamping, tutta nuova, sostenibile e trendy? Nelle originali soluzioni del Nabi Resort, tra Napoli e Caserta. Libertà totale – come nei campeggi – ma innovazione ed eleganza nelle originali casette sospese sull’acqua o nelle tende galleggianti.

A Napoli per le sue bellezze architettoniche, i suoi dolci insuperabili e le piacevolezze dell’artigianato, come quello creato dal laboratorio Macrì. Borse e oggetti d’arte che da via Toledo portano l’anima partenopea nel mondo.

Birra Menabrea, il più antico birrificio attivo d’Italia, ci invita a ricordare la bellezza del nostro paese con una speciale edizione limitata della sua celebre Lager dedicata a 12 città italiane: Torino, Milano, Napoli, Firenze, Venezia, Pisa, Roma, Genova, Siena, Verona, Palermo, Bologna.

Un profumo che esprime creatività, cultura, bellezza. Torna Prima, omaggio di Carthusia al Teatro di San Carlo di Napoli..

Nei sotterranei della chiesa di Santa Luciella a Napoli è custodito il famoso Teschio con le Orecchie, che misteriosamente ha mantenuto le cartilagini dei padiglioni auricolari, con cui “ascoltava” le preghiere che i napoletani erano soliti rivolgergli fino a metà del 1900, considerandolo un vero e proprio messaggero tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

Chiunque vada a visitare la mostra “Gli Etruschi e il Mann” a Napoli ne esce con una idea certa: gli Etruschi non occuparono solo l’ Etruria propriamente detta, cioè la Toscana, parte dell’Umbria, dell’Emilia e l’alto Lazio, ma si espansero verso le aree campane

Fino al 13 aprile. Dialogano tra loro opere della collezione del Museo di Palazzo Pretorio di Prato, che conserva uno dei nuclei più importanti di dipinti del Seicento napoletano in Toscana, e tele della Fondazione Giuseppe e Margaret De Vito per la Storia dell’Arte Moderna a Napoli.

Il capolavoro per Milano: Artemisia Gentileschi, L’adorazione dei Magi della Cattedrale di Pozzuoli – Al Museo Diocesano di Milano fino al 26 gennaio 2020